Gli inizi...

La Vespa mostrò fin dall'inizio un'affidabilità ed un consumo a livelli decisamente competitivi e la velocità massima di crociera poteva essere mantenuta per lunghissimi tratti. Anche il vantaggio della ruota di scorta non era da sottovalutare in quel periodo in cui la qualità dei copertoni e delle camere d'aria era piuttosto scadente e le strade asfaltate molto rare.

La posizione di guida riposante consentivano tirate prolungate anche a chi non aveva allenamento specifico. Sebbene i primi mesi di commercializzazione non fossero stati troppo entusiasmanti, alla fine del 1947 la produzione iniziò a decollare. Nei primi mesi del 1948 la Piaggio presentò un nuovo modello, la mitica "Vespa 125", che si affermò subito e sostituì in breve tempo la Vespa 98.

Nel 1950 vengono prodotti anche due esemplari di Vespa da competizione: il primo record venne stabilito sulla pista di Monthlery dove la Vespa (con una carenatura disegnata per l'occasione) raggiunse la velocità di 136km/h. Il vero record però spetta alla Vespa Siluro che sulla Roma - Ostia superò i 170km/h.
Nel 1953 la Piaggio presenta la Vespa 125U (U = Ultraeconomica) che ebbe poco successo e uscì di produzione dopo solo un anno. La 125U fu la prima Vespa a montare il faro sul manubrio anziché sul parafango.

Nel 1955 arriva quello che gli esperti definiscono il modello “più apprezzato, stimato e ricordato”: la 150 GS sulla quale viene introdotto il cambio a 4 marce e la velocità massima cresce fino a 100 km/h. Sempre in quell’anno la Piaggio mette sul mercato la prima Vespa Sidecar.

a cura di Lorenzo Grieco